Hai mai pensato di camminare 50mila passi in un solo giorno? Quando ho deciso di affrontare questa sfida, non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Sapevo solo che sarebbe stata un’avventura molto impegnativa, ma che mi avrebbe sicuramente insegnato qualcosa di prezioso.
In questo articolo, voglio condividere con te la mia esperienza, raccontandoti i momenti più intensi e le difficoltà incontrate lungo il percorso. Inoltre, ti offrirò alcuni consigli pratici per aiutarti a superare questa sfida, nel caso voglia provarci anche tu.
Preparati a scoprire come ho trasformato una semplice camminata in un’esperienza indimenticabile e arricchente. Un viaggio speciale che mi ha insegnato che la strada per realizzare i tuoi obiettivi è lunga e difficile, ma che con un po’ di coraggio e di buona motivazione puoi andare molto lontano.
INDICE DEI CONTENUTI
Come nasce l’idea di fare così tanti passi
Innanzitutto ti starai chiedendo come mi è venuta la malsana idea di fare 50mila passi in un giorno solo. Devi sapere che spesso mi imbatto in video su Youtube riguardanti sfide fisiche più o meno impegnative, e in particolare quella dei 50mila passi è una sfida lanciata da Marco Tomasin.
Ho sempre pensato che fosse un’esperienza unica da provare almeno una volta nella vita, ma per mancanza di interesse, motivazione o semplicemente perché avevo di meglio da fare, non mi sono mai messo veramente in gioco.
Nonostante ciò, all’inizio del 2024 ho iniziato a riflettere seriamente sulla possibilità di affrontare questa sfida ed infine, ad Aprile, ho camminato per la bellezza di 50mila passi o poco più. È stata un’avventura unica ed emozionante che tuttora porto nel cuore.
Ecco 5 importanti benefici di camminare
Prima di raccontarti com’è andata la mia avventura, volevo ricordarti che camminare ha numerosi benefici. Per mantenere una buona salute, si raccomanda di fare tra i 7mila e i 10mila passi al giorno. Ovviamente, il numero di passi può variare in base all’età, al genere e alle condizioni fisiche individuali.
Mantieni il peso forma ideale
Camminare è una valida alternativa alla corsa o all’allenamento con i pesi, poiché è un ottimo modo per aumentare il consumo di calorie e ridurre il grasso corporeo. Camminare ogni giorno, infatti, aumenta il metabolismo, bruciando calorie extra e prevenendo la perdita muscolare.
Quindi se stai cercando un modo per perdere peso e tornare in forma, questo è sicuramente il primo passo verso il tuo obiettivo. Invece di muoverti sempre e solo con i mezzi, prova a scendere una fermata prima del bus e fare qualche passo in più, il tuo corpo ti ringrazierà!
Ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi
Camminare può diventare un’abitudine vincente e, una volta integrata nella tua routine, può aiutarti a ottenere importanti risultati. Per esempio, dedicare almeno mezz’ora al giorno alla camminata può aiutarti a essere costante e a impegnarti seriamente in ciò che fai.
Si tratta anche di un ottimo modo per staccare dai numerosi pensieri che ti assillano e di ristabilire il contatto con la natura. Questo può avere un impatto positivo sulla tua vita, liberando la mente e aumentando la tua creatività e fiducia in te stesso.
Migliora il tuo umore
Pensa che anche solo 10 minuti di camminata possono sollevarti il morale, soprattutto se decidi di fare una passeggiata immerso nel verde e a contatto con la luce solare. Camminare regolarmente può infatti diminuire sentimenti come la rabbia e lo stress.
Se ti senti esausto dopo una giornata di lavoro intensa, la scelta migliore che puoi fare è quella di camminare per ridurre lo stress. Questa bellissima abitudine riduce il cortisolo, noto anche come ormone dello stress, aiutandoti a sentirti meno stressato e più rilassato.
Migliora la qualità del sonno
Muoversi ogni giorno è un ottimo modo per mantenere il corpo in forma e migliorare la qualità del sonno. L’attività fisica aumenta naturalmente i livelli di melatonina, l’ormone del sonno, nel tuo organismo.
L’ideale sarebbe andare a camminare ogni mattina, esponendosi per almeno mezz’ora alla luce del sole. Indipendentemente dal fatto che ci sia soleggiato o nuvoloso, questa routine può migliorare la qualità del sonno e ridurre possibili disturbi.
Rafforza il tuo organismo
Il nostro sistema immunitario, soprattutto nei mesi invernali, è sempre messo a dura prova a causa dei virus stagionali. Ecco perché fare della sana attività fisica, in particolare camminare, può rafforzare il sistema immunitario. Questo può ridurre il rischio di ammalarsi gravemente e di contrarre malattie infettive.
Inoltre, camminare ti permette di vivere più a lungo! Infatti, sembra che una ricerca pubblicata su JAMA Network Open ha confermato che coloro che fanno almeno 7mila passi al giorno hanno un rischio di morte inferiore del 50-70% rispetto a chi è più sedentario e fa meno passi.
Il giorno della sfida
Ho deciso di affrontare questa sfida in un giorno di festa, precisamente il 25 Aprile, perché sapevo che nei giorni successivi avrei avuto modo di riposare nel caso fossi tornato a casa con dolori intensi alle gambe e ai piedi.
Ho scelto di partire da Milano, più o meno all’altezza del Naviglio Pavese, con l’obiettivo di arrivare a Pavia. Il vantaggio era che la distanza tra Milano a Pavia corrispondeva a poco meno di 50mila passi, quindi avrei dovuto completare la sfida senza troppi problemi.
I primi passi fino alla Certosa di Pavia
La sfida è iniziata ufficialmente alle 9 del mattino. Ero davvero emozionato e psicologicamente pronto ad affrontare qualsiasi ostacolo mi si presentasse davanti. Ciò che temevo particolarmente era il clima, dato che aveva piovuto nei giorni precedenti, ma per fortuna non è stato così.
Le prime ore della sfida sono volate, grazie al clima piacevole e del percorso ciclopedonale che costeggiava il naviglio. Senza quasi rendermene conto, sono arrivato fino alla deviazione che mi portava dritto alla Certosa di Pavia, dove avrei fatto la mia prima pausa.
Arrivato alla Certosa di Pavia intorno alle 13, avevo già percorso circa 30mila passi, un’ottima cifra considerando che non avevo ancora fatto delle pause. Era il momento giusto per fermarsi, pranzare e far riposare i piedi.
Dalla Certosa di Pavia fino alla fine del naviglio
Sicuramente la parte più difficile della sfida è stata riprendere a camminare dopo il pranzo. I piedi erano affaticati e le gambe sembravano fatte di cemento, motivo per cui avevo deciso di fare così tanti passi prima di fermarmi.
Intorno ai 40mila passi sono arrivato a Pavia, dove ho fatto un’altra pausa. Erano circa le 15 e i dolori muscolari iniziavano a farsi sentire. Accusavo sempre più fatica, ma una volta ripreso, l’obiettivo era ormai vicino: dovevo arrivare a tutti i costi alla fine del naviglio.
Poco alla volta, con le gambe doloranti e più lente del solito, sono arrivato alla fine del Naviglio Pavese. Ero emozionato e quasi incredulo di tutta la strada che avevo appena fatto, non sembrava vero che la mattina mi trovavo a Milano e che ora fossi arrivato a Pavia con le mie sole forze.
Dalla fine del naviglio all’obiettivo finale
Ho passato forse venti minuti, o poco più, seduto su un muretto a riflettere e contemplare felice tutto il percorso che avevo fatto fino a quel momento. Erano circa le 16 e mancavano ancora 4mila passi prima di terminare ufficialmente la sfida, quindi dovevo riprendere il cammino.
Ammetto che gli ultimi passi sono stati quelli più difficili di tutta la sfida, ma ormai mi ero messo in testa che dovevo completarla, e così sono riuscito a raggiungere i 50mila passi! Erano quasi le 17 e io avevo appena portato a termine una delle sfide più impegnative della mia vita.
In tutto ci ho messo circa 8 ore, contando anche le pause, e ricordo chiaramente che il ritorno a casa, comodamente seduto sulla poltrona del treno, è stato bellissimo. Ma ricordo anche di aver fatto parecchia fatica a muovermi quella sera a causa dei dolori muscolari alle gambe.
Alcuni consigli pratici per fare 50mila passi
Camminare per 50mila passi non è così semplice come sembra. Quando ho affrontato questa sfida, avrei voluto qualcuno che mi consigliasse nel modo corretto. Ecco perché avrai bisogno di un aiuto e di una buona strategia se vuoi portare a termine la sfida.
Ricordo però che questi consigli non sono universali e ciò che funziona per me potrebbe non funzionare per tutti.
Cosa bisogna portare per affrontare la sfida?
In genere non hai bisogno di molte cose, ma fare una lista di ciò che potrebbero esserti utili durante la sfida può aiutarti ad affrontarla meglio e più serenamente. Questi ad esempio sono gli oggetti che ho deciso di portare con me:
- Cappellino e occhiali da sole per proteggerti dal sole, soprattutto nelle ore più calde
- Scarpe comode e ben ammortizzate per evitare vesciche e dolori ai piedi, ad esempio scarpe da trekking o da corsa sono ideali per lunghe camminate
- Crema solare per evitare scottature
- Borotalco per prevenire eccessivi sfregamenti delle gambe con i vestiti
- Ricambio completo di vestiti, con almeno due paia di calze
- Powerbank per mantenere il telefono carico in caso di emergenza
- Barrette energetiche o snack vari per mantenere l’energia
- Acqua in abbondanza per rimanere idratato durante il corso della giornata
- Pranzo leggero e nutriente, come un panino o una piadina
- Tanta buona motivazione, dato che camminare per 50mila passi può essere parecchio impegnativo
Ci vuole molta preparazione?
Anche se non è necessaria una grande preparazione, è utile allenarsi nei mesi precedenti. Camminare o correre regolarmente ti aiuterà a migliorare la resistenza e a preparare il corpo per la sfida. Questo aumenterà la tua sicurezza durante il corso della sfida.
La sfida va affrontata per forza in compagnia?
È sicuramente meglio affrontare la sfida in compagnia per avere supporto reciproco. Il tempo scorre molto più velocemente, hai modo di chiacchierare e di condividere un’esperienza unica con qualcuno. Tuttavia, la sfida è fattibile anche se sei da solo (io, per esempio, dovevo andare con un amico che però all’ultimo ha rinunciato).
In assenza di un compagno di viaggio, puoi ascoltare musica, podcast, audiolibri o altre forme di intrattenimento. Ma mi raccomando goditi anche del tempo solo con te stesso e l’ambiente circostante. Fare questa sfida da soli ti dà molto tempo per pensare e per riflettere. A sfida conclusa, avevo la mente decisamente più libera e serena.
Qual è il periodo dell’anno migliore per affrontarla?
Il mio suggerimento è di affrontare la sfida nei mesi primaverili o autunnali, poiché le temperature sono più fresche e miti. Se decidi di fare questa sfida in estate, è importante attrezzarsi adeguatamente, portando molta acqua e coprendosi nelle ore più calde.
È meglio pianificare un percorso?
Certamente, io ho scelto di seguire un itinerario ciclopedonale con l’obiettivo di arrivare a una destinazione precisa. Avere un piano e un obiettivo mi ha dato quella motivazione in più per superare la sfida. Non vedevo quanti passi mancassero, ma quanti km servivano ancora per arrivare a destinazione.
Ricorda di scegliere un itinerario sicuro, preferibilmente con tratti ombreggiati e punti di ristoro. È meglio optare per un percorso che conosci o che hai studiato in anticipo, per evitare possibili sorprese. Inoltre, avere un orologio che conta i passi può essere molto utile per monitorare i tuoi progressi.
Quante pause fare durante la sfida?
Come dicevo all’inizio, ho preferito fare i primi 30mila passi senza interruzioni perché sapevo che riprendere a camminare sarebbe stata la parte più dura. Tuttavia, credo che dipenda molto da persona a persona e che le pause vadano fatte quando c’è veramente bisogno.
In genere, è una buona idea pianificare le pause, che sono fondamentali per riposare, mangiare e idratarsi. Una pausa può solo fare del bene al tuo corpo, evitando di forzare troppo la mano. Durante le pause, approfitta per fare stretching e rilassare i muscoli, per prevenire crampi e dolori muscolari.
Avevi tanti dolori dopo i 50mila passi?
Sorprendentemente non avevo vesciche, probabilmente merito anche delle scarpe. Tuttavia, ricordo di aver provato dei dolori al quadricipite nei giorni successivi, forse dovuti a uno scarso allenamento alle gambe. Da quel giorno in poi, ho deciso di allenare più spesso le gambe per prevenire possibili infortuni futuri.
Ecco che cosa mi ha insegnato questa sfida
Questa sfida mi ha insegnato a non mollare mai, a credere sempre in me stesso e negli obiettivi che mi prefiggo. Anche se la strada non è semplice e spesso è ricca di ostacoli, poco alla volta, si può arrivare dove si vuole.
Mi ha insegnato che senza un po’ di fatica non si può andare lontano e che senza impegno e voglia di mettersi in gioco non si possono raggiungere obiettivi importanti nella vita. Bisogna provare e sperimentare ogni giorno se si vogliono ottenere grandi risultati.
Un giorno sono sicuro che ti girerai e sarai sorpreso di quanta strada avrai fatto per arrivare dove sei, e sarai fiero di tutto il percorso affrontato! In conclusione è stata una sfida impegnativa che mi ha arricchito e che sicuramente rifarò in futuro. Consiglio a tutti di provarla almeno una volta nella vita 😉
Infine se l’articolo ti è piaciuto condividilo con un amico a cui vorresti lanciare questa sfida. Inoltre mi farebbe piacere leggere un tuo commento per sapere cosa ne pensi e se hai altri consigli da condividere, che potrebbero essere utili anche ad altri lettori.
Come sempre, ci salutiamo con una bellissima citazione che spero possa farti riflettere e aiutarti a migliorare la tua vita!
Grazie per aver letto, buona crescita personale e alla prossima! 🙂