L’autostima è la valutazione che ognuno di noi fa di se stesso, delle proprie capacità, dei propri punti di forza e debolezze. Avere una buona autostima significa sentirsi sicuri di sé, apprezzare il proprio valore e affrontare le sfide che ti attendono con fiducia. Al contrario una bassa autostima può farti provare sentimenti come insicurezza, vergogna e paura.
Se sei qui probabilmente è per necessità o per semplice curiosità, magari vuoi farti una cultura su cosa sia l’autostima, oppure sei capitato su questa pagina nel tentativo di scoprire qualche consiglio utile su come averne un po’ di più. In ogni caso sei finito nel posto giusto e avrai modo di scoprire informazioni utili e interessanti.
In questo articolo ti spiegheremo che cos’è l’autostima, come mai è così importante, cosa ne pensano i maggiori psicologi e come puoi aumentarla con 5 trucchi semplici ed efficaci. Continua a leggere e scopri come fare!
INDICE DEI CONTENUTI
Cos’è l’autostima?
Partiamo con il definire l’autostima secondo la definizione di Treccani: essa è “la considerazione che un individuo ha di se stesso. L’autovalutazione che è alla base del self asteem può manifestarsi come sopravvalutazione o come sottovalutazione a seconda della considerazione che ciascuno può avere di sé, rispetto agli altri o alla situazione in cui si trova. Di norma l’autostima viene meno negli stati di depressione, mentre si rafforza negli stati maniacali.“
Scoprire e nutrire l’autostima è un processo fondamentale per il benessere emozionale e psicologico. Quando hai un’alta autostima, ti senti sicuro di te stesso e delle tue scelte, sei in grado di affrontare le sfide della vita con determinazione e resilienza.
Autostima significa anche avere fiducia nelle proprie capacità e abilità, ti aiuta a superare le insicurezze e le critiche esterne che potresti riceve, insomma significa avere diritto ad essere felici e sviluppare nel tempo una mentalità positiva.
Attenzione però perché non significa essere perfetti o invincibili, nulla di più sbagliato! Piuttosto significa accettarsi per come si è fatti con le proprie debolezze ed imperfezioni. Si tratta di abbracciare la propria unicità e riconoscere le proprie potenzialità e permettere loro di fuoriuscire ed esprimersi liberamente.
Non è comunque di un percorso semplice perché bisogna imparare ad apprezzare se stessi, anche quando si commettono errori o quando le proprie prestazioni non sono all’altezza delle aspettative. Richiede costanza ed impegno nel cercare di migliorarsi attivamente e diventare così la versione migliore di se stessi.
Quindi non essere troppo severo e concediti il tempo necessario per conoscere e apprezzare le tue qualità, rifletti sui tuoi miglioramenti e goditi il percorso che intraprendi per rafforzare e nutrire la tua autostima. Ricorda che il viaggio è tanto importante quanto la meta!
William James e il problema sull’autostima
Una delle prime definizioni del problema sull’autostima risale ad una ricerca fatta da William James, uno dei padri della psicologia moderna, secondo cui l’autostima è formata dal confronto tra tre diverse componenti:
- Il sé reale, ovvero la valutazione oggettiva delle tue competenze, basata su fatti e risultati ottenuti;
- Il sé percepito, ovvero la tua valutazione soggettiva del sé reale, basata sulle tue emozioni e credenze;
- Il sé ideale, cioè le aspettative su di sé, influenzate dalla cultura e dalla società, che rappresentano i tuoi ideali e desideri.
Secondo la visione di James, nel momento in cui il sé percepito non riesce a raggiungere il livello del sé ideale, l’individuo matura tanta bassa autostima quanto più grande è il divario tra i due. Nel caso infatti che il sé percepito sia minore vi sarà insoddisfazione, mentre ci sarà un alto senso di potere e successo quando il sé percepito supererà il sé ideale.
Ma nello studio del noto psicologo manca un approccio molto importante! Innanzitutto, non tiene conto dell’influenza dell’ambiente esterno sul sé percepito. Se ad esempio a Mario viene detto di essere un “buonannulla” ed è costantemente screditato, di certo il suo sé percepito ne risentirà. E questo è distaccato dalla differenza che può esserci con il sé ideale
In più la teoria di James si basa su una visione unitaria dell’autostima senza tenere conto delle molteplici sfaccettature che possiede, essa infatti dipende anche dal feedback che potresti ricevere dagli altri e dalle esperienze che vivi ogni giorno.
Per questi motivi negli anni successivi sono state proposte altre teorie e modelli sull’autostima, che hanno cercato di integrare e superare le lacune della teoria espressa da James, l’autostima non è il solo confronto tra sé reale e sé ideale, ma è anche fiducia nelle proprie capacità, accettazione di sé e degli altri, e soprattutto di compassione verso se stessi e di chi ci sta attorno.
L’autostima nella vita di tutti i giorni
Quindi abbiamo compreso come l’autostima si forma e si modifica nel corso della vita, in base alle esperienze che viviamo e al feedback che riceviamo dagli altri. Di fronte a ogni piccola o grande sconfitta, ad ogni vittoria della vita e a seconda delle cause che hanno condotto ad uno specifico risultato, il nostro Io prova sensazioni di soddisfazione o scoraggiamento.
Colpevolizzarci per le nostre sconfitte, mettendo in luce solo la nostra incapacità di raggiungere gli obiettivi, ci condurrà a mollare alle prime difficoltà, ci precluderà la volontà di ritentare. Quella maledetta vocina interiore sarà lì pronta a farti risuonare nelle orecchie che “non sei mai abbastanza” influendo negativamente sulla tua motivazione.
Al contrario, quando le sconfitte vengono considerate come semplici errori, che hai compiuto per umanità e fallibilità, avrai la forza di rialzarti e migliorarti, voglia di ritentare e, perché no, magari fare un altro errore. Chi te lo vieta dopotutto? Ciò può portare ad una migliore fiducia in se stessi, maggiore motivazione e resilienza.
L’autostima influenza positivamente la nostra vita quando ha un equilibrio bilanciato tra la fiducia in se stessi e la consapevolezza dei propri limiti. Al contrario, avere fin troppa fiducia in se stessi porterà a risultati catastrofici, oltre a renderci alquanto arroganti.
L’autostima eccessiva è spesso associata alla tendenza di sopravvalutare le proprie capacità con la tendenza ad ignorare gli errori, senza saper accettare le critiche e senza imparare dai propri fallimenti. Questa forma di autostima porta ad una maggiore aggressività, una minore empatia e soddisfazione all’interno della propria vita.
Perciò è importante farsi sempre un esame di coscienza e mantenere un’autostima sana ed equilibrata, che ti permetta di valorizzare sia i successi che i fallimenti in modo realistico e costruttivo.
Dal libro di Rafael Santandreu “L’arte di non amareggiarsi la vita”
C’è un libro che ci ha colpito particolarmente e si intitola “L’arte di non amareggiarsi la vita”, di Rafael Santandreu, un noto psicologo e scrittore spagnolo, il quale nei suoi libri cerca di proporre una visione ottimista e positiva della vita, basata sulla terapia cognitivo-comportamentale e sulla filosofia stoica. Qui di seguito di citiamo alcune frasi tratte direttamente dal libro:
“Tutti quanti dovremmo apprezzarci allo stesso modo, quando invece giudichiamo gli altri secondo le loro competenze o qualità come la bellezza, ricchezza o furbizia si finisce per dare importanza ai dettagli e spesso a questioni banali. È molto meglio non giudicare nessuno, nemmeno se stessi, e dare a tutti la stessa importanza.
La nostra autostima non dipende necessariamente dal prestigio sociale o dalla nostra ricchezza. Disfarsi di un’autostima basata sui successi e sulle capacità è un gran sollievo, molto meglio non dover dimostrare niente a nessuno e mostrarsi orgogliosi nonostante tutti i nostri errori.
Accettando te stesso accetti di conseguenza anche gli altri. Per apprezzarci davvero basta capire che già così valiamo. Tutti e nessuno escluso, anche se facciamo un mucchio di errori.”
Le parole di Santandreu aiutano a capire che non hai davvero bisogno di far vedere agli altri quanto vali, anzi non devi dimostrare proprio un bel nulla! Spesso la maggior parte dei nostri problemi sono frutto delle nostre distorsioni cognitive, che ci portano ad interpretare la realtà in modo errato e a soffrire inutilmente.
Purtroppo viviamo in una società capitalistica nella quale ci spingono a desiderare sempre più e a sentirci inadeguati quando non possiamo raggiungere un certo risultato, ignorando che spesso quello che già possediamo è sufficiente per vivere una vita serena e di tutto rispetto.
Il tutto si riassume nei First World problem, un termine inglese usato per definire tutti quei problemi banali e sopravvalutati ma percepiti come urgenti del primo mondo come ad esempio la batteria del telefono scarica, un accesso ad internet lento, un brutto taglio di capelli, frutta con un cattivo gusto o non riuscire a trovare un determinato oggetto in negozio.
Il noto psicologo e scrittore ti ricorda che la felicità non dipende dalle circostanze esterne, ma dalla tua interpretazione di esse. Se impariamo a dare il giusto valore ai nostri problemi e ad apprezzare le cose semplici della vita, possiamo scoprire che niente è così terribile come sembra.
Ecco i nostri trucchi per potenziare la tua autostima
Infine, ecco qualche utile consiglio per migliorare la propria autostima e aumentare la propria fiducia in se stessi, se pensi sia quello che ti serve alla luce di tutto quello che hai letto in questo articolo:
Abbi consapevolezza di te stesso
Ricorda che sei unico e irripetibile, e già per questo vali moltissimo. Ben più di quanto immagini. Hai tantissime qualità che aspettano solo di uscire allo scoperto.
Per scoprire le tue qualità, puoi fare un elenco delle tue capacità, dei tuoi successi, delle tue abilità e delle tue passioni. Puoi anche chiedere ai tuoi amici o ai tuoi familiari di dirti cosa apprezzano maggiormente di te.
Impara l’assertività
L’assertività è una caratteristica del comportamento umano che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni senza tuttavia offendere né aggredire l’interlocutore. E’ sempre un modo per ricordarti quanto vali e che le tue emozioni valgono altrettanto.
Per essere assertivi, bisogna usare un linguaggio chiaro e diretto, il quale deve essere anche rispettoso e non violento. Bisogna anche saper ascoltare l’altro quando parla, capire il suo punto di vista, accettare le sue critiche e i suoi complimenti.
Impara a dire “no”
Proprio perché imparando l’autostima impari anche a rispettarti, devi prendere in considerazione quello che vuoi o non vuoi davvero, quello che puoi fare e quello che non puoi fare. Dire di “no” significa porre dei limiti, affermare le proprie esigenze, proteggere il proprio tempo e il proprio spazio.
Quante volte vorresti dire di “no” ma ti senti in colpa nel farlo? Ricorda che non significa essere egoisti o antipatici, ma essere responsabili e coerenti con se stessi!
Comunica con te stesso
Evidenzia i tuoi bisogni, le tue necessità. Il dialogo interiore, se rimane il più oggettivo possibile, ti permette di vedere le cose diversamente. Cerca di evitare però l’autocritica sistematica o l’elogio spropositato.
Entrambe queste tendenze sono dannose per l’autostima, perché come abbiamo già accennato in uno dei capitoli precedenti non riflettono la realtà e creano una falsa immagine di sé.
Cogli i feedback
Essi sono utili compagni da ascoltare, non da temere. Ti possono aiutare nel tuo percorso, non ti devono per forza ostacolare, soprattutto se sono critiche costruttive.
I feedback possono essere positivi o negativi, ma sempre utili per la tua crescita personale. Essi ti confermano che stai facendo bene o ti segnalano se c’è qualcosa da migliorare, indubbiamente ti stimolano a cambiare a e a crescere nel tempo.
Datti degli obiettivi
Come spesso ricordiamo su questo blog, segui il tuo percorso, che sarà tortuoso, ma ti condurrà sulla strada giusta, quella della crescita personale. Puoi scegliere obiettivi brevi, ma seguili. Un esempio? “Non auto-criticarti costantemente”.
Per concludere ti invitiamo a farci sapere con un commento se hai qualche altro consiglio utile su come alzare la propria autostima, ti invitiamo anche a condividere l’articolo con chi credi possa trovare utile l’argomento e a dare un occhio ad altri articoli sulla crescita personale e per migliorare il tuo stile di vita.
Come sempre, ci salutiamo con una bellissima citazione che speriamo possa farti riflettere e aiutarti a migliorare la tua vita!
Grazie per aver letto, buona crescita personale e alla prossima! 🙂
[…] sull’autostima e a questo proposito ti consigliamo di leggere il nostro articolo sull’autostima dove illustriamo, appunto, cosa sia l’autostima, come si crea e come si […]
[…] sull’autostima e a questo proposito ti consigliamo di leggere il nostro articolo sull’autostima dove illustriamo, appunto, cosa sia l’autostima, come si crea e come si […]